Rispondo ovviamente per le mie conoscenze.
Credo che sia tutto dovuto alla frenesia alimentare, cioè in poche parole, alla fame del pesce in quel momento, che lo può indurre in errori, per lui letali.
Tanti anni fa, uno dei primi pesci belli, una spigola di 1,400, me la vidi arrivare durante un'"apnea" di 15 secondi massimo, mentre risalivo, e scappò via.
Mi sono rituffato in pochissimi istanti ed è tornata, più incazzata di prima, a prendersi una suppostina INOX
Tantissime altre volte mi sono imbattuto in spigole che sembrava non mi avessero manco cagato, viste da lontanissimo, e, dopo aver preparato il tuffo con tutti i crismi, non venivano.
Il lancio del sasso, come dice lo stesso Massimo che lo ha "brevettato" e che sicuramente ne sa, è un'arma a doppio taglio.
Il pesce arriva e arriva di solito presto, perchè è un rumore anomalo che lui associa ad un'opportunità alimentare, ma arriva deciso, veloce, incazzato e cacciatore, cioè con tutti i sensi allertati al massimo.
Un pesce in queste condizioni spesso non ci da possibilità di repliche, pochissimi istanti per allineare e sparare, tanto che un pesce che viene a soli 30° angolato rispetto alla punta, avverte il minimo movimento e scappa.
Sempre da altri bravissimi pescatori, ho letto che a volte è utile ndare nel senso di fuga del pesce ed insidiarlo di nuovo dopo 20 - 30 metri, magari col sasso di nuovo, ma a me non è mai riuscito....
Bella discussione, vediamo cosa ne pensano gli altri, e speriamo che non si peritino (vergognino, in italiano) a scrivere