Superati di poco i cinquanta......
Inviato: 10 lug 2019, 14:51
...anni, in realtà a 53 mi sento come se ne avessi 80.
dopo i cinquanta se non si ha la possibilità di dedicarsi costantemente al proprio fisico durante tutto l'anno, appena arrivano le ferie quell'anno in più é come se ne valesse dieci.
In barba alla mia "anzianità", stamattina, libero da impegni per il troppo caldo e li bero dalla consorte ancora non in ferie, decido di andare al mare.
Confortato da previsioni meteomarine favorevoli, di buon ora, sono in riva col cuore pieno di speranza.
Purtroppo, appena il tempo di indossare la muta che un repentino cambiamento delle condizioni meteo mi rovina la pescata...almeno per come speravo potesse andare....si alza un vento teso e piano piano cominciano a formarsi delle fastidiose e strette ondine, il cielo si rabbuia e da dietro le montagne giungono bagliori di lampi; roba da ritornarsene a casa....[:-bunny]
insomma , prima che precipiti la situazione stimo di avere un'ora buona di pesca.
Dentro!
Neanche dieci minuti e padello una spigolotta stimata di poco sotto al chilogrammo...tra le onde ed il mio95 non é facile inquadrarla, per di più scarta mentre premo il grilletto, e frittata é fatta.
Noto mangianza abbondante e presenza di spigolette e la cosa,mi fa sperare, purtroppo , di minuto in minuto il mare continua a montare e il mio fuori allenamento in una situazione del genere mi mette in preallarme.
Vorrei raggiungere un paio di posti buoni per condurre altrettanti aspetti prima di mollare e scorro il tragitto facendo qualche aspetto in punti promettenti.
Durante l'ennesima attesa al fondo col 95 impugnato arretrato a gomito piegato a causa del torbido; dalla nebbia mi spunta improvvisa e vicina una sagoma possente...lì per lì durante le fasi di allineamento e tiro (un paio di secondi abbondanti) penso che si tratti di una leccia amia, ma alla partenza capisco che si tratta di un bel serra!
Aiutato dal mulinello lo lavoro per circa 5 min. prima di afferrarlo per la coda e finirlo col coltello.
Metto a cavetto e proseguo, provo un altro paio di discese, ma il mare ormai formato mi induce a cessare le ostilità....meno male!
Sulla via del ritorno il mio fuori allenamento mi tira un brutto scherzo: benzina finita!
Mi sento spossato ed i quadricipiti segnalano pericolo crampi, impossibile uscire nel tratto di costa in cui mi trovo, onde e scogli rendono la cosa insicura.
50-100m più in là superata una specie di pennello di scogli naturale sarò protetto, faccio appello alle energie residue e all'esperienza e riesco con qualche patema d'animo a toccare la terra ferma nella retrostante spiaggetta protetta.
Pausa per riprendermi e, a piedi, raggiungo il punto di entrata a recuperar le ciabatte e porre fine alla camminata scalza tra ciottoli e pietroni.
Come seconda pescata dopo circa 9 mesi di stop non mi posso lamentare!
Un paio di immagini modello "le tutine"
dopo i cinquanta se non si ha la possibilità di dedicarsi costantemente al proprio fisico durante tutto l'anno, appena arrivano le ferie quell'anno in più é come se ne valesse dieci.
In barba alla mia "anzianità", stamattina, libero da impegni per il troppo caldo e li bero dalla consorte ancora non in ferie, decido di andare al mare.
Confortato da previsioni meteomarine favorevoli, di buon ora, sono in riva col cuore pieno di speranza.
Purtroppo, appena il tempo di indossare la muta che un repentino cambiamento delle condizioni meteo mi rovina la pescata...almeno per come speravo potesse andare....si alza un vento teso e piano piano cominciano a formarsi delle fastidiose e strette ondine, il cielo si rabbuia e da dietro le montagne giungono bagliori di lampi; roba da ritornarsene a casa....[:-bunny]
insomma , prima che precipiti la situazione stimo di avere un'ora buona di pesca.
Dentro!
Neanche dieci minuti e padello una spigolotta stimata di poco sotto al chilogrammo...tra le onde ed il mio95 non é facile inquadrarla, per di più scarta mentre premo il grilletto, e frittata é fatta.
Noto mangianza abbondante e presenza di spigolette e la cosa,mi fa sperare, purtroppo , di minuto in minuto il mare continua a montare e il mio fuori allenamento in una situazione del genere mi mette in preallarme.
Vorrei raggiungere un paio di posti buoni per condurre altrettanti aspetti prima di mollare e scorro il tragitto facendo qualche aspetto in punti promettenti.
Durante l'ennesima attesa al fondo col 95 impugnato arretrato a gomito piegato a causa del torbido; dalla nebbia mi spunta improvvisa e vicina una sagoma possente...lì per lì durante le fasi di allineamento e tiro (un paio di secondi abbondanti) penso che si tratti di una leccia amia, ma alla partenza capisco che si tratta di un bel serra!
Aiutato dal mulinello lo lavoro per circa 5 min. prima di afferrarlo per la coda e finirlo col coltello.
Metto a cavetto e proseguo, provo un altro paio di discese, ma il mare ormai formato mi induce a cessare le ostilità....meno male!
Sulla via del ritorno il mio fuori allenamento mi tira un brutto scherzo: benzina finita!
Mi sento spossato ed i quadricipiti segnalano pericolo crampi, impossibile uscire nel tratto di costa in cui mi trovo, onde e scogli rendono la cosa insicura.
50-100m più in là superata una specie di pennello di scogli naturale sarò protetto, faccio appello alle energie residue e all'esperienza e riesco con qualche patema d'animo a toccare la terra ferma nella retrostante spiaggetta protetta.
Pausa per riprendermi e, a piedi, raggiungo il punto di entrata a recuperar le ciabatte e porre fine alla camminata scalza tra ciottoli e pietroni.
Come seconda pescata dopo circa 9 mesi di stop non mi posso lamentare!
Un paio di immagini modello "le tutine"