Ciao a tutti, mi intrometto visto che parlate di Arbalete…
A parte gli scherzi, a mio modestissimo avviso il sottovuoto vale sempre la pena montarlo sia per fucili oleo con canna da 11 che da 12 o 13. Ovviamente più grosso sarà il calibro più rilevante sarà l’incremento al variare (al ribasso) delle atmosfere di precarica. Per dirla in parole semplici, un fucile con canna da 13 con asta da 7,0 mm che da allagato veniva utilizzato con almeno 27/28 bar (ed oltre) di precarica oggi, con un sottovuoto e con un pistone adeguato, può essere tranquillamente precaricato a 21/22 bar per tiri tesi e precisi. Il tutto in assenza quasi totale di rinculo ed di rumore da impatto tra pistone e boccola.
Il fucile sottovuoto è sicuramente più sollecitato, specie lato volata, rispetto ad un comune fucile allagato, ma dobbiamo altresì dire che le componenti utilizzare per una volata sottovuoto sono qualitativamente più elevate sia da punto di vista dei materiali che della resistenza in generale. Mentre in una volata tradizionale troverete boccole in "delrin" (colore bianco) in una volata sottovuoto troverete boccole di ammortizzo in materiali assolutamente più ricercati, più tecnici e sicuramente molto molto più resistenti all’impatto. Anche i pistoni per fucili sottovuoto sono essi stessi concettualmente ideati per lavorare in condizioni critiche. Un pistone tradizionale difficilmente sopporterebbe quei carichi di lavoro e di stress.
Lato fucile possiamo dire che un arma sottovuoto, in virtù delle ridotte pressioni di utilizzo, soffre meno della “dilatazione” interna dovuta alla pressione di precarica. Una cosa è gestire e manutenere un’ arma costantemente utilizzata ad altre pressioni; altra cosa è gestire, specie in mare, e manutenere un’arma che è stata utilizzata con pressioni più modeste. La dilatazione, ovvero la forza della pressione sulle superfici interne è davvero devastante per le componenti ed il rischio, nel lungo periodo, è di ritrovarsi con un fucile “allentato” e “provato” specie nelle zone più soggette ad “usura” da pressione (parti periferiche ed elementi in gomma).
Anche il fucile con canna da 11 ottiene tantissimo se utilizzato con il sottovuoto. Ricordo anni or sono quando ero solito utilizzare un Cyrano 1100 della Mares con asta da 7,0 mm in agosto a caccia di Serra. Il fucile era precaricato a 35/37 bar; il tiro era terribilmente rumoroso e l’assetto davvero pessimo. Prima di sparare poi….ero sovrastato da 10.000 dubbi, ovvero, sparare o non sparare ? Aspetto quello più grosso o prendo questo ? E per ricaricarlo ? … fatica da cani !!!
Decisi quindi di montare quello che al tempo era il sottovuoto con la “S” maiuscola, ovvero, il Mamba della Maori. Se rapportato ai Kit sottovuoto di oggi, può risultare davvero arcaico ed insicuro ma, con le dovute cautele ed accorgimenti, consentiva di far “lavorare a secco” un fucile con canna da 11 come il mio con “sole” 26/27 bar di precarica ed asta da 7,0 mm. I tiri, quando tutto filava liscio, erano belli e tesi e l’assetto notevolmente migliore rispetto alla versione allagata.
Personalmente, e Roberto lo sa bene, utilizzo un canna da 13 con asta da 6,5 sia free che tradizionale; bene … la precarica di 19 bar mi consente tiri rapidi e fulminanti ad oltre 3/4 metri dalla PUNTA del fucile ed i video che talvolta pubblico offrono chiara e lampante dimostrazione. Il caricamento dopo lo sparo ? Una vera passeggiata !!!
Concludo confermando che, qualunque sia il diametro interno della canna del vostro amato oleo, con il sottovuoto non otterrete altro che vantaggi sia in termini di tiro che di assetto, per non parlare della durata dell’arma in generale.
Speriamo di tornare presto in Mare e che questa situazione paradossale del Corona Virus termini al più presto. Auguro a tutti Voi buona fortuna e coraggio….passerà prima o poi !!!
Un grandissimo e sincero abbraccio….Marco