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Assetto oleo canna 13

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antonello1
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Messaggio da antonello1 »

Buongiorno
Dopo aver elaborato il mio ultimo sl 100 canna 13 con impugnatura senza variatore, allargamento fori travaso, pistone stc, olio forcelle, molla grilletto a torsione stc, spillo da 1,5, dente sgancio lungo Mares, valvola mares, testata STC, asta da 7mm, volevo sapere se fosse necessario applicare 20/30 gr in punta per compensare il rinculo prodotto dai canna 13 sottovuoto rispetto ai canna 11 sottovuoto, per via dei bar maggiori presenti a fucile armato.... Spero di essere stato chiaro


Antonello, Reggio Calabria - Lecco
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Gianni
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Messaggio da Gianni »

Ciao Antonello, non sono un esperto ma credo che il rinculo sia gestibilissimo anche perchè un canna 13 sottovuoto non necessita di elevate pressioni di precarica, secondo me.......
Buon fine settimana :nr 1


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Messaggio da antonello1 »

Ciao Gianni
Più di rinculo ho sentito parlare di "variazione di assetto" che si genera dopo lo sparo: praticamente il movimento d'aria che va dall'impugnatura a tutto il serbatoio genera un'impennata della volata che potrebbe influenzare il tiro...
Buona giornata anche a te


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Messaggio da antonello1 »

I guru dell'oleo cosa dicono? Le "ali" dei fucili di Vargas hanno proprio questa funzione: mantenere neutro il fucile durante lo sparo :nr 1
Sarebbe utile poter conoscere le proporzioni/materiali di tali accorgimenti che taluni indicano necessari soprattutto nelle misure dai 110 in su


Antonello, Reggio Calabria - Lecco
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Messaggio da vargas »

Ciao, intervengo perchè mi piace, ma non sono certo un esperto, in nessun campo, questo è ovvio :happy
Secondo me, l'assetto dei fucili ha un suo perchè, sarebbe stupido dire il contrario delle nostre armi (intendo subacquee), mentre tutte puntano verso maggior stabilità, maggior precisione, potenza e minor rinculo
Gli oleopneumatici sono stati, dopo anni di bistrattamento, rivalutati dalle aziende e soprattutto dalla risposta dei pescatori,che hanno trovato in questi fucili molte delle caratteristiche suddette "di default", abbandonando un po' i fucili ad elastici, che a migliori prestazioni hanno unito difficoltà di caricamento e numero di elastici, con conseguente aumento di spese di manutenzione.
Va detto innanzitutto che il feeling con l'arma va anche un po' cercato, a meno che non abbiate il portafogli grande quanto la vostra passione, e che anche col fucile che usate sempre può capitare la giornata in cui non prendereste nemmeno moby dick,, :cryhappy
Per quanto riguarda la differenza fra canna 11 e 13, io personalmente la riassumo in - maggior diametro - minor pressione di esercizio -, nel senso che ho sempre trovato inutile e controproducente spingere un canna 13 oltre i 25 bar (e sono già tanti, ma tanti), mentre un 100 o un 110 cnna 11 può sfiorare anche i 30 bar
Proprio per questo ho portato le mie preferenza alla canna più grande, e carico i miei fucili dai 20 ai 21 bar massimo
Il peso in punta... beh, ha ragione Antonello sul fatto che quando si spara la volata tenda leggermente ad impennarsi, ma bisogna anche calcolare che quei 3o grammi in punta, nel'arco di una pescata, diventano 5 o 6 kg.. :doubt forse esagero :happy , comunque alle lunghe la differenza di peso si farebbe sentire.
Quello che sto facendo io, sia chiaro NON FARINA DEL MIO SACCO, è dare un assetto che in pesca rilassi il più possibile il sub, fino a far sì che il fucile in mano non lo si senta quasi, mentre si nuota :ok

I piombi, nei miei fucili, sono da tutt'altra parte....
A ptresto, bella discussione, grazie Antonello


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Messaggio da antonello1 »

Ciao Roberto, come va? È un po' che nn vedo tuoi video di recenti pescate.... Riguardo il discorso di assetto nn bisogna trascurare anche l'impugnatura.... Idee per alzare la sella del pollice e distanziare l'indice sul cressi sl?


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Messaggio da vargas »

antonello1 ha scritto: 24 mar 2019, 10:20 Ciao Roberto, come va? È un po' che nn vedo tuoi video di recenti pescate.... Riguardo il discorso di assetto nn bisogna trascurare anche l'impugnatura.... Idee per alzare la sella del pollice e distanziare l'indice sul cressi sl?
Ci credo non ne vedi, 'un piglio più nulla da tempo immemore... :triste
Periodaccio, ma capita quando si vede poco e niente, di conseguaneza non sparo, e quando lo faccio mi faccio troppe pippe, e la padella è sempre dietro l'angolo
Impugnature...
Ci ho perso ilcapo per cercare di inventare qualcosa, alla fine ho sempre scopiazzato, e le mie progettazioni in 3D hanno prodotto sarsi risultati, soprattutto per mancanza di una stampante a disposizione
Comunque credo che cressi si presti bene alla personalizzazione, proprio per il fatto che l'impugnatura la su può togliere :ok


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Messaggio da antonello1 »

Grazie mille :nr 1 vedrai che arriveranno tempi migliori


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Messaggio da x-power »

Ciao Antonello,

Ti faccio i miei complimenti per l’arma che stai utilizzando e per aver aperto un post davvero molto molto interessante.

Quello del rinculo del fucile oleopneumatico è un argomento “vivissimo”, pieno di variabili sulle quali porre la massima attenzione. Con l’avvento del sottovuoto, il fucile oleopneumatico ha ritrovato una nuova giovinezza oltre che una nuova ricollocazione commerciale e con l’avvento delle nuove configurazioni “light” le variabili in gioco sono addirittura aumentate esponenzialmente.

Per configurazione “light” intendo la preparazione dell’arma pneumatica con aste di calibro ridotto, difficili se non impossibili da armare senza una volata a tenuta di liquido, qualunque essa sia. Immagina solamente cosa voleva poter dire in un passato nemmeno troppo remoto, armare un 100 Cressi SL come il Tuo con una precarica di 25 bar (bassa per quei tempi) ed un’asta da 6,5 mm per una intera battuta di pesca; senza un tecnica adeguata la possibilità di piegare accidentalmente l’asta in fase di armamento era tutto fuorchè remota, anzi ..... era sempre dietro l’angolo e pronta a rovinarTi irrimediabilmente la giornata.

Il sottovuoto, o per meglio dire, le volate a tenuta di liquido, garantendo la permeabilità della canna interna, hanno offerto la facoltà di abbassare le elevate pressioni di precarica garantendo nel contempo, velocità, silenziosità e regalando al fucile un rinnovato assetto proprio per la mancanza dell’acqua all’interno della canna principale.

Con questo non voglio assolutamente dire che i nostri amati oleo siano diventati delle “piume” in acqua ma l’eliminazione dell’elemento liquido dalla canna ha favorito ed aperto nuovissimi scenari di intervento.

L’accentuato effetto di “rinculo” in un fucile oleopneumatico allagato è dato principalmente dallo spostamento repentino dell’acqua verso l’esterno della canna per effetto del pistone. Più sarà elevata la velocità del pistone più l’ambiente immediatamente esterno alla canna opporrà resistenza. Per questa ragione, con una pressione anche di “soli” 25 bar, un canna da 13 mm standard produrrà un cosiddetto “impennamento” in punta dopo l’esecuzione del tiro. Effetto che, specie nella lunga distanza, potrebbe generare errori su eventuali bersagli, anche di mole.

La volata a tenuta di liquido ci viene incontro in questo senso favorendo la precisione del tiro non dovendo più il pistone espellere acqua e asta, ma solo quest’ultima, con innegabili vantaggi in termini di risultato finale. Venendo a mancare l’acqua all’interno della canna, questa non verrà espulsa al momento del tiro. Il pistone si incaricherà di scagliare fuori solamente l’asta che, in virtù della forma anteriore, offrirà una resistenza molto bassa all’avanzamento nell’elemento liquido. La mancanza dell’acqua in canna non sarà più fonte di “impennamento” durante il tiro e l’asta potrà procedere precisa e senza attrito verso l’eventuale preda.

Non avremo più quelle vistose “impennate” anteriori ma dei lievi spostamenti longitudinali favoriti e attenuati nella migliore delle ipotesi, dalle geometrie delle impugnature e dalle forme dei vari “fusti” o serbatoi in circolazione.

Se quello delle impugnature merita un discorso a parte, per le varie tipologie di inclinazioni adottate dalle varie case produttrici, quello del fusto merita una valutazione più attenta per le innumerevoli configurazioni adottabili.

E’ storia di quest’ultimo mese quella del fusto stabilizzato, sapientemente e superbamente elaborato dal nostro Roberto sui propri oleo nonchè sul mio Ras 90. Elaborazione che ha portato non solo pregi estetici ma anche e soprattutto vantaggi innegabili sia in termini di assetto che in fase di tiro. La presenza delle “pance” laterali non solo garantisce una pianificata o meglio programmata “galleggiabilità” all’insieme “fusto-impugnatura-asta”, ma permette di “contrastare” il residuo effetto “impennamento” durante la fase di sparo.

Le “pance” o per meglio dire gli stabilizzatori laterali, in virtù della loro esposizione dimensionale, offrono una “resistenza” maggiore al movimento longitudinale. Probabilmente questo potrebbe penalizzarci, anche se di poco, durante un repentino puntamento dell’arma verso una preda più “alta” rispetto alla nostra posizione di pesca, ma in fase di sparo ci verrebbe sicuramente in aiuto mantenendo il fucile stabile, fermo e preciso durante tutta l’esecuzione del tiro.

La valutazione delle “pance” o stabilizzatori non è cosa semplice. Le varie tipologie di pesca e di conseguenza le varie configurazioni che potremmo adottare per la nostra arma, non consentono di adottare una unica e standardizzata “stabilizzazione” dell’arma. La lunghezza del fucile, il diametro dell’asta utilizzata, la presenza di accessori come mulinelli, staffe per telecamere etc etc, possono influire negativamente e costantemente sull’assetto del nostro fucile. Adottare una configurazione “standard” risulta quindi improbabile se non addirittura inadeguato.

Nell’adottare una configurazione “stabilizzante” valuta sempre il Tuo armamento “tipo” (asta ed elementi dell’asta) e gli accessori che andrai ad installare sul corpo dell’arma. Solo dopo una attenta analisi del comportamento in Mare potrai decidere se intervenire o meno in determinati settori dell’arma.

Detto questo, sperando di non averTi tediato con tutti i miei discorsi, spero di poterci incontrare un giorno in Mare sia per una bella battuta di pesca che per la valutazione di un eventuale settaggio come è successo al mio fantastico Ras 90, per il quale ringrazio ancora immensamente l’amico di sempre Roberto Mennini per il fantasmagorico, eccellente ed immenso risultato ottenuto.

Un caro saluto a tutti e a presto...Marco


Marco, Lucca
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Messaggio da antonello1 »

Ciao Marco
È sempre un piacere leggere le tue tecniche e disinteressate valutazioni in merito alle domande formulate. Il sapiente lavoro di Roberto sui fucili dotati di "pance stabilizzatrici" è fantastico e, a parte l'aspetto estetico, rappresenta un'ottima soluzione per la neutralità dell'arma sia in fase di puntamento che di sparo. Non dimentichiamo che anche l'aria contenuta nell'impugnatura a fucile armato, subisce uno movimento durante lo sparo, e quindi crea una variazione di assetto nel fucile. A questo punto entrano in gioco le "pance" che concorrono a tenere in linea l'arma. Non sarebbe male poter creare e mettere sul mercato delle "pance" proporzionate alla lunghezza del fucile :nr 1... Come fatto dalla Pathos per i suoi arbalete... :ok :ok :ok
Ti auguro una buona giornata.... Magari un giorno farò un salto da voi :ok


Antonello, Reggio Calabria - Lecco
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