Buona la prima!

[trikuspide]

In auto, con la compagna della mia vita, affronto il primo tragitto del luogo viaggio che mi porterà sul tratto di costa della battuta di domattina; aiutato da lei consulto tutti i "miei" siti per farmi un quadro della situazione:
Il mare è previsto da calmo a poco mosso.....buono!
La marea é quella giusta al momento giusto....buono!
La luna è nella fase migliore...buono!
C'è pure una perturbazione tra la Spagna e la Francia....a ribuono!
I venti dai quadranti meridionali non mi dispiacciono...
È fine settimana e sono libero dal lavoro....
Tutto perfetto per andare a cercare spigole nel lontano posto migliore che conosco ed anche con buone possibilità di trovarci una lama formata e attiva, i presupposti sono eccellenti per un " mezzogiorno di fuoco all'ok corral"... o, in altrrnativa per cercare un paio di spigolone da infarto; vabbe' per questi dettagli avrò tutta la serata per decidere.
Le aspettative,come detto, sono ottime mi piacerebbe proprio andare a vedere un sacco di pesce ed in tal caso, mettermi ancora una volta alla prova sull'atteggiamento da adottare in tali frangenti.
Arrivati a casa estiva, scarico l'auto del superfluo e lascio solo l'attrezzatura che mi servirà domani, preparo una cena leggera a base di carboidrati e dopo un po' di tv metto la sveglia al cell. e vado a nanna, l'indomani ci sarà da alzarsi presto per sciropparsi un'altra ora e mezza di viaggio per andare a fare l'albata a spigolandia.
Il flebile chiarore che filtra attraverso le persiane al mio risveglio mi annuncia la fine del sogno, la sveglia non ha suonato ed io sto ancora a letto nel momento in cui dovrei apprestarmi alla vestizione circa 150km ad ovest di dove mi trovo ora...." maledetta tecnologia!"
Ieri sera non ho confermato l'ordine e di conseguenza niente ha turbato il mio sonno alle 03,30 di stamane.
Le scelte , adesso, sono due: andare comunque lontano con la certezza di aver perso gli attimi migliori e col dubbio di trovare il posto occupato, oppure accontentarsi della spiaggetta sotto casa che non è neanche posto di spigole, ma dove almeno faccio in tempo ad arrivare alle prime luci...
a malincuore opto per questa seconda soluzione.
Sono in macchina a percorrere quei dieci minuti che mi separano dal mare e faccio mente locale su cosa potrò tentare nel "nuovo" scenario di pesca....
Un uccellino mi ha detto che sono entrati i dentici, alleggerendo la mia pesata potrei tentare qualche discesa per andarli a vedere, oltre questo non nutro troppe speranze eccettuata quella di un fortuito incontro con qualche grande orata che di tanto in tanto appare in questo periodo in quel tratto di costa...
Un po' disilluso entro in acqua confotato dal fatto di essere il primo e di non essere arrivato in eccessivo ritardo: da subito , però, una brutta sorpresa: il mare è color latte, una nebbia ovattata ricopre tutto riducendo la visibilità (dai soliti 20-30m) a soli 6-7m ed a tratti anche meno...e come se non bastasse, in acqua, fa un freddo boia!
Situazione molto insolita per gli standard di quel posto, ed andando avanti andrà lievemente a peggiorare.
Percorro in scioltezza il primo tratto di scogliera per affrontare la prima cala avvolto in questa ovatta ipnotica che rende tutto il paesaggio surreale ed evanescente quando un grosso pizzuto mi sfila a destra inatteso...ero distratto, non faccio dieci metri che un altro stimato sui 2 kg mi fa fesso e di seguito un terzo, poi anche una spigola....ma cos'ho oggi?!?!?!?!
M'affaccio su due scogli ed una pallonata di saragoni maggiori di almeno trecento pesci si inabissa lasciandomi come un pirla....ma?....ma?
Com'è che non mi riesce di avvicinarne uno???
É come se fossi... è come se fossero pesci fantasma....
Mi desto guardandomi intorno e rispecchiandomi nel deserto scenario che mi circonda capisco che tutti quelli "visti" fin lì erano solo i pesci dei miei ricordi, i pesci di quando poco più che ragazzo , psub inesperto alle prime armi venivo sistematicamente perculato da quei mostri che numerosi abitavano questi fondali; sorrido dentro la maschera ripensando a quanto fossi inabile a catturarli...invece adesso manca per loro!
Tra i ricordi suscitati da tutti gli anfratti in cui in passato ho vissuto mille avventure son giunto ad un terzo del percorso senza aver visto nulla di interessante.
É forse giunto il momento di abbandonare i ricordi di meravigliosi giorni passati per affrontare quello che rischia di trasformarsi in una pescata da dimenticare.
La corrente é delle peggiori, dalle spalle porta le mie vibrazioni nella direzione di caccia e mi obbliga ad avanzare in copertura di scogli ed ostacoli che ricordo a memoria, conoscere il posto a menadito dovrà pur servirmi a qualcosa!
Giunto sulla zona a gradoni comincio con delle discese e planate sul primo ciglio che a tratti é ancora alla mia portata per poi far capolino e guardare giù, ma a causa della scarsa visibilità e del freddo intenso é tutto inutile,gli spot si susseguono vuoti.
É uno stillicidio ma insisto, sono sul punto che amo di più, quello che mi ha regalato decine di incontri, prede e padelle: una doppia gradonata in medio-basso fondo che si affaccia su una seconda caduta e da lì in poi giù verso il mare cobalto....
la affronto a memoria , coperto da un minimo di onda che sbatte in parete effettuo la capriola scendo in verticale per pochi metri ed appena il bordo opposto della trincea mi copre plano in orizzontale svoltando a destra per andarmi ad affacciare dietro un pietrone dal quale in poi la trincea si apre su una specie di cortile bordato da alti scogli....qui, in passato ne ho viste e fatte delle belle, tante di quelle volte che sempre ho la certezza che qualcosa accadrà.
Passano pochi secondi e dalla nebbia spuntano tre sagome, spero che avvicinandosi diventino sempre più grandi, ma alla fine sono solo tre saraghi maggiori sul mezzo kg, li ho a tiro tranquilli ma oggi non son lì per loro....mi ritiro in trincea svolto l'angolo e me ne risalgo in parete cercando di non disturbarli più di tanto.
Comincio a patire il freddo ma il pensiero che da lì a poco, superata una punta, potrò pescare al sole per una buona mezzoretta, mi conforta.
Oltre la punta ci sarà pure il sole ma onda e corrente sono più incisive e la musica non cambia: pesce zero!
Fisicamente sto bene ma considerate le premesse non mi va di insistere più di tanto da questo lato, semmai, vista l'estema cautela ed accortezza usate fin qui, penso proprio che sia il caso di invertire la rotta e ripercorrere a ritroso la zona con la corrente favorevole; forse non tutto è perduto.
Rifocillato dal tepore del sole mi appresto al ritorno come se fosse l'andata,come se non sapessi che fin lì, tre saraghi a parte, é stato tutto vuoto.
E di nuovo le discese, gli aspetti, ,qualche agguato e di nuovo nulla.
Di ritorno sono sul mio punto preferito, il carniere é vuoto e, vista la totale assenza di prede migliori, decido di ridiscendere in trincea e semmai tentare di tirare uno dei tre saraghi visti in precedenza ( che idiozie!...potevo farlo benissimo prima...)
l'azione é l'ennesima fotocopia di tutte le discese fatte in quel punto, in questo modo, diversi anni fa, in ben due discese consecutive riuscii perfino a padellarci alla stessa identica maniera due orate stimate sui tre kg!
Bando alle ciance!
Giù in parete, poi in trincea da lì svoltando a destra appollaiato sul massone a davanzale...aspetto...
il freddo è intenso, per due volte batto letteralmente i denti, sarà stato questo che le ha fatto da richiamo, fatto sta che dal nulla, alta nella nebbia si materializza una sagoma evanescente, brandeggio lento e finalmente riesco a metterla a fuoco, la testona di una bella orata punta nella mia direzione....
è di muso esito a tirarla visto il risultato dell'ultimo tiro della pescata precedente; sono super mimetico ho fatto tutto bene, il pesce tranquillo é sull'asta, aspetto quei due secondi che mi mostri il fianco e le piazzo l'asta sulla spina prima di partire a razzo per la superficie incrocio l'ultimo attonito sguardo della preda che é rimasta a mezz'acqua come sospesa ad un invisibile filo, ne incrocio solo il corpo e come ogni volta in quell'attimo lo spirito stesso, l'essenza della mia preda mi è sfuggita condannandomi ancora ad inseguirla....
blocco il mulinello trascinando tutto su, in mano ne ammiro la strana livrea molto chiara e credo proprio che l'abbia adattata al colore dell'acqua di oggi anche se non le é servito a salvarla da un predatore che da molti anni si aggira mimetico tra quei fondali, ormai forte di un'esperienza che di tanto in tanto gli garantisce di aggiungere un nuovo tassello nel mosaico dei suoi innumerevoli ricordi.

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[vargas]

Pescione da sogno, bravo triku.

Solo perchè lo hai detto, che sono catture datate.... qesta a quando risale?

Io ne ho vista e strappata una sola, nella vita, di oratone....
Ancora ricordo ogni sussulto prima di perderla

[trikuspide]

Giugno scorso....se non ricordo male.

[Gianni]

Bellisima preda Bartolomeo e racconto davvero avvincente

[morgansub]

sempre entusiasmanti i tuoi racconti Bart