Asta nuda si, asta nuda no.
E' il dilemma di tanti ma chi l'ha provata non è tornato indietro. Non parlo solo del sottoscritto ma anche di fior di campioni noti al pubblico della Pesca in Apnea, come il grande Roberto Tiveron, tanto per citarne uno.
L'asta nuda non è una novità nel mondo della Pesca Subacquea. Il primo esemplare apparve sul catalogo della Cressi Sub del lontano 1958 quando ancora le propulsioni ad "aria" e ad "elastico" non balenavano nei pensieri delle storiche case produttrici. Il fucile a molla "faceva da padrone" nello scenario e nell'immaginario venatorio nazionale e transnazionale e l'asta "impiombata" anteriormente era una vera e propria esigenza per quei fucili dotati di propulsione a molla elicoidale e di un'asta perfettamente aderente alla superfice interna della molla stessa; un'asta senza codolo e per la quale quest'ultimo sarebbe risultato come un vero e proprio impedimento all'armamento. Per dirla in poche parole; un fucile con una molla lunga quanto tutto il fucile e con un diametro interno pari al diametro dell'asta da scagliare.
Da questo, l'esigenza di "impiombare" l'asta operando nella parte anteriore applicando un piccolo foro dal quale far passare il buon vecchio sagolino trecciato o del filo di ferro a seconda delle prede da insidiare.
E' proprio dal "cataloghino" Cressi del '58 che ho personalmente preso spunto per "reinventare" in collaborazione con la Sigal Sub di Torino, un'asta che rendesse il "tiro" del pneumatico più veloce, più silenzioso e fulmineo.
L'asta nuda attualmente in auge, si presenta al grande pubblico come una comune asta tahitiana per oleo, forata e lavorata anteriormente nella sezione adibita al passaggio del filo e sprovvista di codolo di battuta. La mancanza dello scorrisagola, della molla e della rondella di battuta fanno di questa tipologia di asta la più veloce in assoluto nel panorama delle aste per fucili ad aria compressa....e non.
Presentai l'asta nuda per la prima volta in fiera all'Eudi di Roma nel "lontano" 2009 (be' mi tempi per dirla alla Toscana) quando insieme a Mares proponevamo fucili di classe Sten, Stealth, Cyrano e Sten 11 equipaggiati con la prima versione del Kit X-Power.
Dopo l'iniziale (e giustifibabile dico io) scetticismo da parte del pubblico, specie quello più "rodato" e specializzato, di fronte all'evidenza delle prove e dei video, la nuova asta ribattezzata con l'appellativo "X-Shaft Free" ha iniziato gradualmente a crearsi una sua "nicchia" di estimatori ed attualmente, statisticamente parlando, un buon 30% 35% dei PescaSub appassionati di fucili oleo pneumatici, pesca con soddisfazione e con ottimo rendimento con questa bellissima "ri-trovata" del '58. In questa percentuale è compreso anche un certo Roberto Mennini di Livorno (
) ; se non il primo è comunque da annoverare tra i primissimi ad averla apprezzata ed adottata. Grazie Roberto !!!
Parlando di prestazioni, dati alla mano, posso certificare quanto di seguito:
- Fucile della prova: fucile oleopneumatico originale (non elaborato internamente) lungo 100 cm;
- Diametro canna interna del fucile: 11,00 mm
- Volata sottovuoto X-Power 1.0 per aste free e standard da 7,0 mm di diametro;
- Pressione di precarica: 25 bar;
- Asta FREE diametro 7,0 mm lunga 115 cm - mono-aletta (per la I° prova);
- Asta TRADIZIONALE diametro 7,0 mm lunga 115 cm - mono-aletta (per la II° prova).
Risultati dopo 10 tiri in vasca digitale di controllo OMER a Milano:
- Velocità asta FREE: 37,4 mt/sec con impatto sul dinamometro a 6 mt pari a 104 Kg/spinta
- Velocità asta TRADIZIONALE: 34,1 mt/sec con impatto sul dinamometro a 6 mt pari a 102 Kg/spinta
In pratica a parita di fucile, l'asta FREE "viaggia" mediamente tra i 3,0 ed i 3,5 mt/sec in più rispetto alla gemella (in lunghezza e diametro) dotata di codolo, rondella e scorrisagola !!!
I 3,0 o 3,5 mt/sec in più possono sembrare un'inezia ma, a livello prestazionale, velocistico e di penetrazione fanno una enorme differenza. Per non parlare della silenziosità del tiro, venendo a mancare definivamente i "dolby" negativi di impatto tra codolo e rondella e tra quest'ultima e lo sorrisagola !!!
Volendo rispondere a Lorenzo di Barcellona riguardo alla non adottabilità dell'asta FREE da parte delle altre case costruttrici, ad eccezione di Sporasub e Cressi, posso confermare che il tutto dipende dal tipo di sottovuoto utilizzato e dalle rivendicazioni che il brevetto STC detiene, concede o ritiene di concedere. In pratica, STC può utilizzare sul proprio sottovuoto aste tradizionali e FREE per motivi legati alla tipologia ed alla filosofia del suo kit. Altri dovrebbero richiedere una sorta di licenza o liberatoria per poterla adottare, come ha fatto Sporasub nel 2012 e Cressi nel 2017 per l'utilizzo diretto (dalla casa madre) sui propri fucili ad aria compressa.
Detto questo, penso che l'asta "nuda", FREE, "X-Shaft free" o come vi pare, avrà un grande futuro tra gli utenti di armi a propulsione pneumatica. E' una questione di adattamento, di tempo e anche di coraggio; psicologicamente, passare da un'asta standard ad una FREE non è una cosa banale e come tutte le cose, deve essere digerita, acquisita provando e riprovando senza indugio. Sono passato anch'io da questo "girone" Dantesco e alla fine non mi sono ritrovato all'infermo ma in un autentico "paradiso" fatto di velocità, silenziosità, impatto, penetrazione ed iterazione con la preda.
Io me ne sono letteralmente innamorato e da quel lontano 2008 è stato amore eterno !!!
Grazie di cuore a tutti ... Marco
di aste nude quanti fucili le montano, e facendo una panoramica da ignorante/novellino degli oleo, ho visto che nemmeno il "famoso" Revolution LG la monta. E la domanda è.. pecccheeee ??? 
mille per la discussione
)
