Siccome sono di Firenze e per recarmi nei miei posti abituali di pesca (Zona di Piombino) effettuo un minimo di 120km per la sola andata generalmente faccio le mie pescate in compagnia con un amico col quale oltre a condividere la zona di caccia in questo modo ci dividiamo anche le spese (e vi pare poco con quel che costa le benzina e l'autostrada).
La sostanza dell' argomento è questa:
Come si fà a pescare in due nello stesso posto?
Semplice rispondo io, si pesca a trenino uno appiccicato agli scogli a strusciare la panza e l'altro appicicato alle pinne del compagno, questo se le condizioni del mare lo consentono ovvero se il mare è calmo e la costa che si scorre non presenta possibilità di ripari per due. è ovvio che chi spara è quello che stà in poleposition il compagno fà solo da riserva (o eventuale aiuto se serve) sin a quando il compagno d'avanti non ha concluso l'azione con il tiro (sia che sia andato bene e quindi si gioisce insieme all'amico sia che sia andato male e quindi ci si sfotte o si consola o ci si consiglia sugli errori) mentre chi ha sparato ricarica la sua arma e raccoglie l'eventuale preda chi stava dietro passa avanti subito e scorre il fondale il compagno lo raggiungerà e gli sia appiccicherà alle pinne sin a quando questo non avrà concluso la sua azione di caccia col tiro a sua volta.
Se il mare è mosso il discorso cambia totalmente, (per mosso intendo mosso mosso non con la schiumetta in superfice) si pescherà tenedosi sempre d'occhio col compagno ma ogniuno muovendosi in una propria zonetta i sub caccerano esclusivamente agguatando sul fondo cercando di sorprendere prede intente a sfruttare l'occasioni alimentari che il mare mosso offre, essendo queste distratte da ciò e frastornate dai rumuori e movimenti dei marosi è possibile riuscire a sorprendrle e scoccare tiri d'imbracciata spesso ravvicinatissimi.
Un altro modo per pescare insieme due sub scorrendo lo stesso tratto di costa, in tratti dove è possibile dato la morfologia della costa è il seguente:
Un sub stà sempre appicicato agli scogli nell'immediatissimo sottocosta e pesca facendo l'indiano (ovvero agguati da dietro i ripari della scogliera e dal fondale) l'altro che stà dietro si può allargare più in fuori rispetto al compagno e gli pesca alle spalle rispetto alla direzione di marcia ma molto più in fuori (almeno 40/50 metri) però rigorosamente alle spalle di chi stà nel sottocosta se lo si sopravanza si rischia di non consentirgli di vedere più una pinna al nostro compagno. Per usare questo metodo però ci deve essere prima di tutto una morfologia di fondale che lo consenta, e poi chi pesca più in fuori deve essere assolutamente silenziosissimo, e pesca prevalentemente all'aspetto insidiando verso il largo o tana.
Esiste un altro metodo che se messo a punto e studiato a dovere può essere molto fruttuoso ovvero quello di pescare a staffetta usando l'auto come mezzo per spostarsi da una zona all'latra in maniera vicendevole, metodo che però io non ho mai attuato per prigrizia
Se ci sono altre persone che pescano in coppia come me partendo da terra sarei felice di leggere i loro metodi.
per l'argomento interessante Antonio.
elli, aggiungo che io alla secca non ci so mai arrivato proprio x paura e che ci andrei solo se uno a turno sta sul gommone a proteggermi dai cafonauti 
